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Logistica: il digitale, l’elemento chiave per affrontare il prossimo futuro.
Il settore della logistica durante la pandemia ha subito diverse ripercussioni; alla luce del nuovo scenario sociale ed economico infatti, dovrà nell’immediatezza riorganizzarsi. In diversi casi è stata necessaria l’emergenza per scoperchiare le enormi lacune tecnologiche riportate nell’arco degli anni che indubbiamente non possono essere una colpa, considerando le difficoltà che il settore ha attraversato negli ultimi decenni e che ha per forza maggiore incentrato l’attenzione più sulla tangibile operatività giornaliera che sull’evoluzione.
In questo scenario, la storia insegna che in situazioni di crisi come quella che stiamo attraversando, le imprese che meglio si sono adeguate al cambiamento, attraverso adattabilità e flessibilità, guadagnano quote ed emergono all’interno dell’arena competitiva e dei mercati.
Se in tempi non sospetti per molte aziende il digitale è stato un argomento superfluo, oggi è ritenuto l’elemento chiave non solo nella normale operatività ma per l’effettiva sopravvivenza.
È diventato infatti più che mai fondamentale capire come ottimizzare le procedure aziendali alla luce della “digital trasformation”, tema ormai evidente ed essenziale per il futuro e dell’economia in generale.
Nel corso dell’emergenza da Covid 19, le aziende definite “campioni digitali” o “pioniere” sono riuscite ad adattarsi meglio ai cambiamenti ed alle difficoltà, proprio grazie alle capacità tecnologiche.
Ad oggi appena il 50% utilizza l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati in almeno un’area della “supply chain” e ridurre l’ulteriore gap innovativo in un tempo ragionevolmente breve significa allinearsi ai tempi ma soprattutto dotarsi di un’arma efficace per affrontare l’onda lunga della crisi.
L’ approccio reattivo al cambiamento, diventa necessario nel breve termine, gestendo i rischi attivi e tangibili che una trasformazione mai vista né tanto meno immaginata comporta.
E proprio nell’ambito del digitale come ingrediente chiave per superare le difficoltà del momento, si profila l’importanza dell’azione di una strategia agile, legata ad un incremento della velocità decisionale, in cui le scelte devono essere sempre più data driven e dinamiche.
Non è troppo scontato dire che le tecnologie software in cloud facilitano l’accesso ai sistemi informatici da remoto e favoriscono l’efficienza e l’incremento della “visibility” lungo tutte le filiere indipendentemente dalle nicchie di mercato.
Fortunatamente il settore della logistica in questo periodo, nonostante gli scossoni subiti anche dall’autotrasporto, non si è mai fermato garantendo la sopravvivenza del sistema Italia. L’impossibilità a muoversi da casa a causa della quarantena ha fatto impennare la domanda, in particolare dei servizi di spedizione online. Ma proprio questo incremento sta richiedendo una maggiore modernizzazione e sostenibilità alla luce delle nuove direttive nazionali e regionali ed in generale rispetto ad un
prossimo futuro comunque incerto.
In tal senso non basta solo puntare alle tecnologie interne, dai magazzini alla gestione dei veicoli ma è opportuno curare tanto altro, dall’ottimizzazione dei percorsi con tecniche di “veicle rerouting” come la programmazione intelligente dei tragitti o dei turni, al potenziamento dei sistemi di “crossdocking”, alle interazioni fisiche spostate su cloud come le firme ed i documenti, agli alert di avviso di consegna smart, alla telediagnosi dei mezzi, metodologie che nonostante siano da qualcuno già applicate richiedono una puntuale raffinazione e migliore applicazione sul campo.
Il settore logistico certamente necessita di un ulteriore svolta, un ponte innovativo tra domanda ed offerta per migliorare competitività, produttività e sicurezza.
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